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Utilizzo dell'intelligenza emotiva per valutare i candidati

Scritto da Team Reverse | 29 gennaio 2025 9.17.29 Z

Se lavori nella selezione del personale, sai bene che l'intelligenza emotiva è una competenza chiave. Ma ti sei mai chiesto qual è il suo vero ruolo nel processo di valutazione? La risposta è duplice: l'intelligenza emotiva è sia una competenza da ricercare nei candidati, sia uno strumento fondamentale per chi, come te, si occupa di selezione.

"L'intelligenza emotiva funziona come un radar di precisione: nei candidati rivela il potenziale di leadership, in noi selezionatori affina la capacità di riconoscere il vero talento. È una competenza che in parte è innata - alcuni nascono con una naturale sensibilità emotiva - ma può essere sviluppata e affinata con l'esperienza e la pratica consapevole. Nel mio percorso come head hunter ho visto professionisti trasformare completamente il loro approccio alla lettura delle dinamiche emotive, diventando valutatori molto più efficaci", afferma Marilisa Cappellano, Senior Executive in Reverse.

In questo articolo esploreremo questa doppia dimensione dell'intelligenza emotiva e ti forniremo strumenti concreti per potenziarla nel tuo lavoro quotidiano di selezione.

 

  1. Che cos'è l'intelligenza emotiva?
  2. A cosa serve l'intelligenza emotiva per valutare i candidati?
  3. A cosa si riferisce l'intelligenza emotiva di Goleman?
  4. Che cos'è il test di intelligenza emotiva?
  5. Consigli pratici per implementare l'intelligenza emotiva nella selezione

 

1. Che cos'è l'intelligenza emotiva? 

Partiamo dalle basi: l'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Va ben oltre il semplice "essere empatici": è una competenza complessa che determina il successo nelle relazioni professionali e nella gestione delle sfide lavorative.

Nel contesto aziendale, l'intelligenza emotiva si manifesta in modi molto concreti:

- Nella capacità di mantenere la lucidità sotto pressione

- Nell'abilità di motivare sé stessi e gli altri

- Nella gestione costruttiva dei conflitti

- Nella costruzione di relazioni professionali solide

- Nella capacità di influenzare positivamente il clima aziendale

La nostra esperienza quotidiana conferma che i professionisti con alta intelligenza emotiva non solo raggiungono risultati migliori, ma creano un impatto positivo duraturo sulle organizzazioni in cui operano.

 

2. A cosa serve l'intelligenza emotiva per valutare i candidati?

Come Head Hunter, abbiamo imparato che l'intelligenza emotiva opera su due livelli nel processo di selezione. Vediamo perché è fondamentale sia per te che valuti, sia per i candidati che incontri.

Per te che selezioni, un'elevata intelligenza emotiva ti permette di:

  • Leggere tra le righe durante i colloqui, cogliendo segnali non verbali rivelatori. Quando un candidato parla dei suoi successi o fallimenti, la sua comunicazione non verbale può rivelare molto più delle parole: il tono di voce, la postura, le micro-espressioni facciali sono tutti indizi preziosi sulla sua autenticità e consapevolezza.
  • Distinguere tra risposte autentiche e risposte "preparate". L'intelligenza emotiva ti aiuta a percepire quando un candidato sta semplicemente recitando risposte memorizzate e quando invece sta condividendo esperienze genuine, permettendoti di scavare più a fondo nelle aree di interesse.
  • Valutare con precisione il potenziale fit culturale con l'azienda. Attraverso l'intelligenza emotiva, puoi cogliere sottili segnali su come il candidato si relaziona con gli altri e gestisce le situazioni, elementi cruciali per prevedere il suo adattamento alla cultura aziendale.
  • Anticipare possibili aree di sviluppo o criticità. La tua sensibilità emotiva ti permette di identificare potenziali red flag nei comportamenti o negli atteggiamenti del candidato, anche quando non sono immediatamente evidenti.
  • Costruire rapidamente un rapporto di fiducia con il candidato. Una forte intelligenza emotiva ti consente di creare un ambiente sicuro e aperto durante il colloquio, dove il candidato si sente libero di condividere esperienze e riflessioni autentiche.

Nei candidati, invece, cerchi un'intelligenza emotiva che si manifesti attraverso:

  • La capacità di analizzare con lucidità le proprie esperienze passate. Un candidato emotivamente intelligente sa raccontare non solo cosa è successo, ma anche come ha gestito le emozioni proprie e altrui in situazioni sfidanti. Per esempio, quando descrive un conflitto nel team, sa spiegare come ha riconosciuto e gestito la frustrazione o la rabbia dei colleghi.
  • La consapevolezza dei propri punti di forza e aree di miglioramento. Non si limita a elencare competenze tecniche, ma dimostra una profonda comprensione del proprio impatto sugli altri e delle proprie reazioni emotive in diversi contesti professionali.
  • L'abilità di gestire situazioni complesse e conflittuali. Sa raccontare con onestà intellettuale come ha navigato momenti di tensione, negoziazioni difficili o cambiamenti organizzativi, mostrando come ha utilizzato l'intelligenza emotiva per raggiungere risultati positivi.
  • La capacità di costruire e mantenere relazioni professionali efficaci. Dimostra di saper creare alleanze, gestire stakeholder complessi e costruire rapporti di fiducia duraturi. Questo emerge dalle storie concrete di collaborazioni di successo e dalla gestione di relazioni difficili.
  • La flessibilità nell'adattarsi a contesti e culture organizzative diverse. Un candidato emotivamente intelligente sa leggere e adattarsi a diversi ambienti di lavoro, mostrando sensibilità alle differenze culturali e capacità di modulare il proprio stile di comunicazione e leadership.

Questa duplice prospettiva dell'intelligenza emotiva - la tua come selezionatore e quella del candidato, da identificare- crea una dinamica complessa durante il processo di selezione. La tua abilità nell'utilizzare la tua intelligenza emotiva per valutare quella del candidato diventa quindi una competenza chiave per identificare i talenti che non solo hanno le giuste competenze tecniche, ma possiedono anche quelle qualità relazionali ed emotive che fanno la differenza nel lungo termine.


 

3. A cosa si riferisce l'intelligenza emotiva di Goleman?

Il modello di Goleman ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo alle competenze professionali. Ha identificato cinque dimensioni che, nella nostra esperienza, sono predittive del successo professionale a lungo termine:

 

1) Autoconsapevolezza

Non si tratta solo di conoscere i propri punti di forza e debolezza. Un professionista autoconsapevole:

- Sa riconoscere l'impatto delle proprie emozioni sulle performance

- Comprende come il proprio stile di leadership influenza il team

- È onesto nel valutare le proprie competenze

- Accetta il feedback come opportunità di crescita

2) Autocontrollo

Fondamentale soprattutto in posizioni di responsabilità:

- Gestione dello stress in situazioni di alta pressione

- Capacità di mantenere la lucidità nelle crisi

- Controllo delle reazioni emotive negative

- Resilienza di fronte agli ostacoli

3) Motivazione

Va oltre gli incentivi economici:

- Passione per il proprio lavoro

- Determinazione nel raggiungere gli obiettivi

- Capacità di auto-motivarsi anche nelle difficoltà

- Orientamento all'eccellenza

4) Empatia 

Cruciale per chi gestisce team e relazioni:

- Comprensione delle dinamiche interpersonali

- Capacità di leggere il clima organizzativo

- Sensibilità alle diverse culture aziendali

- Abilità nel gestire i conflitti

5) Competenze sociali

Determinanti per il successo in ruoli di leadership:

- Capacità di networking efficace

- Abilità nel costruire consenso

- Gestione delle relazioni con gli stakeholder

- Leadership influente e non autoritaria

 

4. Che cos'è il test di intelligenza emotiva?

I test di intelligenza emotiva sono strumenti di valutazione psicologica che misurano la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Questi test esaminano le diverse componenti chiave del modello Goleman che abbiamo esposto nel paragrafo precedente:  l'autoconsapevolezza emotiva, l'autoregolazione, la motivazione, l'empatia e le abilità sociali.

Attraverso scenari realistici, domande situazionali e valutazioni comportamentali, permettono di ottenere un quadro delle competenze emotive del soggetto. I risultati possono essere particolarmente utili in ambito professionale, nella selezione del personale e nello sviluppo della leadership. Tuttavia, è importante considerarli come uno strumento complementare ad altri metodi di valutazione, poiché l'intelligenza emotiva è una competenza complessa che si manifesta in modi diversi a seconda del contesto.

I vantaggi del test di intelligenza emotiva per valutare i candidati

L'utilizzo di strumenti strutturati per valutare l'intelligenza emotiva offre:

  • Una base oggettiva di confronto tra candidati che permette di standardizzare la valutazione delle competenze relazionali attraverso metriche quantitative
  • Indicatori quantitativi delle competenze relazionali del candidato
  • Spunti per approfondire specifiche aree durante i colloqui, verificando la coerenza tra i risultati del test e i comportamenti reali
  • Elementi predittivi sul potenziale di leadership e la capacità di gestire team, particolarmente utili per ruoli manageriali
  • Un metodo strutturato per ridurre i bias soggettivi nel processo di selezione, integrando dati oggettivi nelle valutazioni
  • Una mappatura delle aree di sviluppo per impostare eventuali percorsi di crescita post-assunzione

 

5. Consigli pratici per implementare l'intelligenza emotiva nella selezione

Ecco come puoi integrare concretamente l'intelligenza emotiva nel tuo processo di selezione:

  • Affina la tua capacità di osservazione

- Presta attenzione al linguaggio non verbale

- Nota le incongruenze tra parole e comportamenti

- Osserva le reazioni spontanee del candidato

- Valuta la coerenza tra diverse risposte

  • Poni domande che rivelino l'intelligenza emotiva

Invece di: "Come gestisci lo stress?"

Chiedi: "Raccontami l'ultima volta che hai dovuto prendere una decisione importante sotto pressione. Cosa hai provato? Come hai gestito le tue emozioni? Cosa hai imparato?"

  • Crea situazioni di assessment significative

- Proponi casi reali da risolvere

- Simula scenari di conflitto o crisi

- Presenta situazioni ambigue che richiedano interpretazione

- Valuta la capacità di adattamento a contesti diversi

  • Sviluppa il tuo ascolto attivo

- Fai domande di approfondimento mirate

- Rifletti su ciò che senti dietro le parole

- Dai spazio ai silenzi

- Verifica la tua comprensione

  • Raccogli prospettive multiple

- Coinvolgi colleghi con diverse sensibilità

- Confronta le percezioni dopo i colloqui

- Triangola le informazioni da fonti diverse

- Costruisci una visione completa del candidato

L'intelligenza emotiva è uno strumento potente nel processo di selezione, ma richiede pratica e consapevolezza per essere utilizzata efficacemente. Come selezionatore, il tuo compito è duplice: sviluppare la tua intelligenza emotiva per valutare meglio i candidati e saper riconoscere questa competenza in chi incontri.

Ricorda: i candidati con elevata intelligenza emotiva non solo performeranno meglio individualmente, ma contribuiranno a creare organizzazioni più resilienti e di successo. La tua capacità di identificarli farà la differenza tra una buona selezione e una selezione eccellente.