Portare a bordo le figure giuste è sempre più strategico nelle aziende.
I processi di ricerca e selezione del personale rappresentano un banco di prova cruciale per le ambizioni di un’azienda.
Per tenere il passo della concorrenza e far fronte alle innumerevoli sfide imposte dalla rivoluzione tecnologica è fondamentale essere in grado di districarsi in un mercato del lavoro tanto complesso e variegato quanto ricco di opportunità.
Saper identificare i profili giusti, attirare talenti e coltivarli all’interno di un progetto aziendale ben strutturato può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un'azienda.
Nella ricerca di coloro che ricopriranno ruoli strategici è dunque necessario non lasciare nulla al caso e operare in maniera nuova, adatta ad un mondo nuovo.
Il metodo scientifico che applichiamo qui in Reverse ti garantisce un percorso di ricerca e selezione basato su dati, veloce, flessibile e digitale.
Ecco come lavoriamo con le aziende per inserire manager giusti al momento giusto nell'azienda giusta.
Tutto quello che si respira in Reverse è digitale, e la tecnologia gioca un ruolo chiave nel garantire i risultati. In generale, lo scopo è quello di delegare al software i compiti più ripetitivi, lasciando al team la possibilità di dedicarsi alle attività che possono davvero fare la differenza.
Sia per noi che per i nostri clienti abbiamo sviluppato software ad hoc che vengono ottimizzati costantemente sulla base delle informazioni che raccogliamo e analizziamo:
- i nostri dipendenti lavorano su software sviluppati internamente che automatizzano alcune attività e rendono più snella la maggior parte dei processi. Operazioni come la pubblicazione di annunci e lo screening dei CV risultano molto più semplici e veloci: i nostri esperti avranno così più tempo a disposizione per occuparsi della relazione con i candidati e trasmettere al meglio le esigenze della tua azienda.
- i nostri clienti hanno accesso ad un’unica semplice piattaforma alla quale accedere in qualunque momento sia da desktop che da mobile. In questo modo si ha la possibilità di monitorare tutte le fasi della selezione, aggiungere commenti, condividere i profili con i colleghi, chiedere maggiori informazioni sui candidati e condividere opinioni con i nostri selezionatori.
Questo rende l’intero flusso di lavoro più flessibile e più rapido, eliminando il tempo speso per l’allineamento interno ed esterno.
I nostri laboratori sperimentano quotidianamente processi e tecnologie innovativi per portare nuova vita all'Headhunting senza perdere il valore chiave per chi si occupa di Risorse Umane: la relazione tra le persone.
Dai test e dalle analisi che svolgiamo, nascono prodotti finalizzati ad una sempre migliore esperienza per le aziende che collaborano con noi. Ognuno di questi prodotti può essere personalizzato in base alle esigenze: il viaggio che compiamo con le aziende è flessibile e non vincolato a tappe fisse, ma la strada ci è nota e siamo delle ottime guide.
Ecco le principali invenzioni prodotte dai laboratori di Reverse e come si svolge questo importante viaggio che percorriamo insieme.
Il Company Assessment è uno step fondamentale per conoscere a fondo l'azienda e avere quindi modo di comunicarla correttamente, con i suoi valori e le sue peculiarità. È uno strumento fondamentale per evidenziare eventuali punti deboli che potrebbero emergere durante i colloqui. Non raccogliamo solo racconti ed opinioni, che per quanto fondamentali possono non essere esaustivi, ma raccogliamo soprattutto dati, informazioni che saranno la nostra guida durante il mandato e che diventeranno patrimonio di conoscenza condivisa nel nostro rapporto con l'azienda.
L'evoluzione del normale profiling del candidato. Non è più sufficiente definire competenze tecniche e caratteristiche generiche della figura da cercare: noi e l'azienda dobbiamo metterci nelle condizioni di assumere i talenti e trattenerli, e definire una Candidate Persona dettagliata già dai primi step è fondamentale.
Il nostro metodo di Candidate Design è scientifico non solo per le tecnologie che adotta, come lavagne interattive e software di analisi, ma per l'insight che contiene. Il candidato, infatti, non è più visto come un elemento a sé, ma emerge come figura all'interno di un contesto: l'azienda in cui andrà ad inserirsi.
Per capire chi è la persona che serve davvero al nostro cliente, e come ingaggiarla, disegniamo l'ecosistema aziendale su una lavagna virtuale su cui appariranno storia, valori, architetture relazionali e strutture funzionali dell'azienda.
E' un lavoro di squadra che porta tutti al successo: HR Manager, Line Manager e tutte le figure aziendali interconnesse possono portare le informazioni cruciali per permetterci di arrivare all'assunzione perfetta in tempi certi.
Partiamo con la definizione del campo di caccia, fatta con un'attenta analisi del settore dell'azienda cliente e dei suoi competitor, e avvalendoci del supporto dello Scout.
Fatto ciò possiamo passare alla pratica, ovvero intercettare sia i candidati attivi sia quelli passivi, i più ambiti. In questa fase ci supporta Hound, il nostro segugio elettronico, un software sviluppato internamente che ci consente di scovare tracce dei profili in linea ovunque sul web e organizzare queste informazioni in maniera strutturata.
Proseguiamo con la fase di relazione con i candidati: nel primo colloquio motivazionale sondiamo la loro reale spinta al cambiamento, ascoltiamo le loro aspettative e le loro storie e le traduciamo in informazioni digitali che condivideremo con i clienti.
Il primo colloquio è tenuto dal nostro Head Hunter che già in questi primi contatti racconta ai candidati le attrattive dell'azienda e della posizione aperta, per iniziare sin d'ora a farli innamorare del brand del nostro cliente.
L'Head Hunter è in grado di valutare se il candidato possiede le soft skill necessarie per coprire la posizione, ma lo step successivo è quello strategico: il colloquio tecnico con lo Scout.
Lo Scout è un professionista della stessa area di competenza del candidato e si occupa di approfondire tutti gli aspetti legati alle competenze tecniche. Al termine di questo colloquio, lo Scout redige un report tecnico che noi invieremo all'azienda cliente, che potrà quindi presentare ai manager interni l'opinione di uno specialista, evitando incomprensioni e perdite di tempo con candidati che da CV sembrano in linea ma che alla prova dei fatti non lo sono.
La figura dello Scout sta alla base del Recruiting Collaborativo®, la prima delle invenzioni proposte dai nostri laboratori di ricerca. Un modello di business già di successo in altri settori, che noi abbiamo applicato nell'Headhunting.
Dopo dieci giorni dall'avvio del mandato presentiamo la Job Reputation Analysis, un'indagine di mercato che presenta in modo chiaro come il mercato del lavoro valuta l'azienda e la sua offerta e spiega perché alcuni candidati perfetti non desiderano proseguire nella selezione.
I dati aiutano a prendere decisioni ponderate su fattori chiave quali l'attrattività del brand come employer e la retribuzione. Grazie al nostro approccio data driven, non ci basiamo su sensazioni ma su dati certi e su un'attenta indagine del mercato di riferimento.
La Job Reputation Analysis è uno strumento che facilita la funzione HR perché chiarisce a tutta l'azienda, anche ai vertici, lo scenario in cui avviene ogni ricerca.
Ecco a te un assaggio: queste sono alcune delle schermate di una Job Reputation Analysis recente.
L'ultimo miglio del percorso di ricerca e selezione è quello che regala grandi gioie o grandi dolori. Spesso è la componente economica a condurre al successo l'iter, ma tante altre volte sono le sfumature a fare la differenza. Grazie all'empatia degli Head Hunter e al buon rapporto che si è creato possiamo contribuire a rendere fluido questo passaggio.
Infine, con delicate attenzioni accompagniamo candidato e cliente anche dopo il primo giorno lavorativo, perché sappiamo quanto sia determinante curare la fase di onboarding.
Eccoci alla fine di questo racconto del nostro viaggio.
Concludiamo con le parola di Valentina Ippolito, HR Sales Consultant: