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HR e gestione dell'emergenza: il caso Boston Consulting Group

Scritto da Team Reverse | 26 marzo 2020 15.36.50 Z

La situazione di queste settimane è nuova per tutti e non ci sono best practice da seguire, però il business deve continuare e le persone devono restare motivate, pur nei limiti imposti dal contenimento della diffusione del virus.

I Responsabili delle Risorse Umane si trovano quindi ad affrontare una sfida completamente nuova.

Per la rubrica La parola all'HR abbiamo già letto le testimonianze di Loacker ed Esselunga, vediamo oggi come sta reagendo Boston Consulting Group.

 

1. I colloqui continuano

Anche Boston Consulting Group ha da subito reagito all’emergenza grazie ad un piano d’azione dettagliato e innovativo da parte del Recruiting Team guidato da Gioia Ferrario.

Sul fronte recruiting, le interviste virtuali stanno consentendo al team di incontrare a distanza i candidati che potrebbero presto entrare a far parte di BCG. Anche in questo periodo, quindi, è possibile diventare BCGer ogni giorno. I colloqui virtuali erano già stati sperimentati in BCG, ma un processo di selezione completamente virtuale per tutti i candidati è stata una vera innovazione. Le interviste virtuali erano infatti dedicate prettamente ai candidati che si trovavano all’estero e a coloro che non avevano la possibilità di raggiungere Milano.

"Grazie ai colloqui virtuali, adottati per l’intero processo di selezione, non abbiamo rallentato i nostri ritmi di recruiting. È ancora possibile diventare BCGer ogni giorno." Gioia Ferrario

 

2. Welcome day virtuali

Inoltre, in azienda sono riusciti ad organizzarsi velocemente per convertire alcuni eventi fisici in iniziative virtuali, per non "abbandonare" in questi giorni tutti i prospect interessati a conoscere meglio BCG, a capire come entrare a far parte dell'organizzazione e a prepararsi al meglio per i processi di selezione del personale.

Una volta entrati in azienda, i nuovi colleghi partecipano ad un “Welcome Training” anch'esso virtuale, durante il quale i nuovi BCGer vengono accolti e guidati in un'approfondita scoperta del mondo BCG.

Dai primi casi di questi giorni, il welcome day virtuale si sta rivelando comunque efficace ed ingaggiante per i nuovi colleghi, che hanno apprezzato gli sforzi dell'azienda per andar loro incontro. 

Silvia Camera – Learning & Development Manager in BCG – autrice con il suo team dei Welcome Training digitali, racconta: “Trasformare in virtuale un training che tradizionalmente vedeva la presenza dei nuovi colleghi in aula si è rivelata una sfida complicata ma affrontabile. Le difficoltà maggiori sono state la mancanza di un feedback immediato, che si ha di solito attraverso le espressioni dei partecipanti, e la gestione dei silenzi. Ciò che invece mi ha positivamente stupita è la coesione che si è creata tra i partecipanti nonostante non si fossero conosciuti fisicamente, e la disponibilità dei più senior a supportare gli altri con estrema disponibilità. L’utilizzo di domande aperte in modo frequente ai partecipanti dando poi loro alcuni minuti di tempo per riflettere ed elaborare il loro pensiero è stata una strategia vincente: in questo modo buona parte dei nuovi BCGers sono riusciti ad abbattere il muro “virtuale”.

Se si pensa all'importanza sempre maggiore che l'employer branding sta assumendo in questi anni, un atteggiamento così disponibile dell'azienda nei confronti dei suoi nuovi assunti non potrà che creare un legame solido e duraturo, che porterà beneficio sia al business sia all'esperienza professionale dei singoli.

 

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3. Nuovi canali di contatto tra colleghi

Oltre ai candidati, Boston Consulting Group presta da sempre molta attenzione al benessere e al morale di chi già lavora all’interno dell’azienda. Per far fronte al periodo complicato e rimanere costantemente in contatto con i colleghi, i team di ogni dipartimento fanno uso del sistema WebEx per mantenersi aggiornati sull’avanzamento di progetti e attività, organizzando meeting di team periodici.
Per cercare invece di affrontare le lunghe giornate di smart working, che alcuni colleghi trascorrono in compagnia dei figli, la società ha aperto alcuni canali su Slack (la piattaforma di messaggistica dedicata agli uffici): uno di questi è dedicato alla condivisione degli update relativi alle nuove normative adottate dall’ufficio per rispondere all’emergenza in corso, mentre nel secondo vengono pubblicate notizie “più leggere”, oltre a suggerimenti su attività e ricette che possono essere realizzate in casa e di cui i BCGer condividono le foto.

Attraverso l’utilizzo di Slack, tutti i BCGer possono rimanere costantemente in contatto e aggiornati sulle nuove normative dell’ufficio a tutela della propria salute e di quella altrui. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un’intensa attività in questi canali dove i colleghi pubblicano non solo utili articoli di aggiornamento sull’attuale situazione nel Paese, ma anche messaggi di incoraggiamento e nuove bellissime idee relative a progetti di local impact con cui poter sostenere l’Italia e gli altri Paesi in questo momento”, racconta Gioia Ferrario.

Ecco quindi come un'altra splendida realtà sta reagendo alla situazione imprevista.

Le realtà strutturate hanno modo di usufruire di infrastrutture tecnologiche importanti e di procedure già rodate, ma dal canto loro le realtà più piccole sono più snelle e riescono quindi ad adattarsi alla nuova situazione con più flessibilità.

Ecco qualche approfondimento utile: 

- Consigli (forse ovvi, forse no) per una buona video call

- Smart working: gli errori da non fare per inserirlo in azienda

- 11 attività per mantenere alto il coinvolgimento dei collaboratori in remote working: