Donne e lavoro: perchè è una relazione che ancora non funziona?

    Perché ancora oggi assumere donne, soprattutto tra i 25 e i 40 anni, è complesso per le aziende? Cosa porta gli imprenditori a compiere determinate scelte? L'indagine di Reverse su 50 Head Hunter attivi tra Italia e Germania e 10 HR Manager italiani va oltre la superficie per comprendere le motivazioni profonde e trovare soluzioni concrete.

    Come sottolinea Beatrice Böhm, Marketing & Communication Manager di Reverse: "La nostra indagine non vuole puntare alla notizia a tutti i costi ma è volta a comprendere le cause profonde. L'obiettivo è portare alla luce le evidenze che possono aiutare a trovare le soluzioni."

    I dati che emergono dalle testimonianze dirette

    L'indagine rivela numeri significativi: al 40% degli Head Hunter è stato chiesto esplicitamente di non presentare candidate donne, mentre al 75% è successo di percepire una netta preferenza per candidati uomini anche se non apertamente dichiarata.

    Solo 2 su 10 HR Manager dichiarano che nella propria azienda non vi è mai stata alcuna preferenza per collaboratori uomini, evidenziando quanto il fenomeno sia diffuso.

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    Oltre la maternità: il vero ostacolo è a lungo termine

    La scoperta più significativa dell'indagine è che l'ostacolo principale non è solo la maternità, ma il fatto che le donne sono più coinvolte nella cura dei figli anche negli anni a seguire. Nel percepito dei datori di lavoro, la donna è il genitore a cui viene affidata maggiormente la cura, non solo nei primi mesi ma in tutte le fasi della vita dei figli.

    Come racconta un Head Hunter: "Per una posizione manageriale mi è capitato di veder preferire un candidato uomo con competenze meno solide a una candidata donna che, secondo l'azienda, sarebbe sicuramente stata la figura genitoriale incaricata di rimanere a casa con i figli quando necessario."

     

    Il circolo vizioso da spezzare

    Come conclude Alessandro Raguseo, CEO di Reverse: "Si instaura un circolo vizioso: le donne sono la componente genitoriale con lo stipendio più basso, quindi è sempre la madre a sacrificare gli impegni professionali quando necessario. E questo rende l'assunzione di una donna un investimento più a rischio."

    Nell'indagine troverai:

    • Le testimonianze complete di 50 Head Hunter italiani e tedeschi
    • L'analisi dettagliata delle "richieste sommerse" delle aziende
    • Il confronto diretto tra mercato italiano e tedesco
    • Le riflessioni conclusive con proposte concrete per spezzare il circolo vizioso
    • I dati completi sui comportamenti delle candidate durante i colloqui
    • Le evidenze del Gender Pay Gap settore per settore

    Leggi l'indagine completa per accedere a tutti i dati e alle testimonianze che ti permetteranno di comprendere le dinamiche reali e costruire strategie efficaci per una maggiore inclusione femminile.

     

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    Reverse è una realtà in continua evoluzione: come un gruppo di scienziati e ricercatori che giorno dopo giorno creano qualcosa di nuovo per migliorare e semplificare il mondo dell’Head Hunting e l’attività di chi si occupa di HR.
    Alessandro Raguseo, CEO