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6. Cacciatore di teste - Quando il mercato del lavoro diventa una giungla
Consigliato da Silvia Fiori, Industry Leader.
Il film di Costa-Gavras ci offre una satira nero-grottesca del mondo delle ristrutturazioni aziendali e della disoccupazione manageriale. Per te che lavori nelle risorse umane, quest'opera può sembrare una provocazione estrema, ma nasconde verità scomode sul mondo del lavoro contemporaneo.
Bruno Davert, manager quarantenne del settore cartario, dopo aver perso il lavoro a causa di una ristrutturazione aziendale, arriva a pianificare l'eliminazione fisica dei suoi potenziali concorrenti per una posizione lavorativa. Una metafora estrema della competizione nel mercato del lavoro, che ti spinge a riflettere sul tuo ruolo di HR Manager in un mondo sempre più competitivo.
Costa-Gavras usa il genere noir per evidenziare temi cruciali per chi si occupa di Risorse Umane:
- L'impatto psicologico della disoccupazione (o, più in generale del cambio ruolo) su profili altamente qualificati
- La fragilità dell'identità professionale quando vengono meno le sfide e gli stimoli legati al proprio ruolo lavorativo (e per i manager mantenere alti gli stimoli nel tempo è fondamentale. Non si sentono arrivati, anzi! Hanno bisogno che la loro professionalità venga confermata e aggiornata ogni giorno. Ne abbiamo parlato approfonditamente qui ).
- Le conseguenze umane delle ristrutturazioni aziendali
Come HR Manager, questo film ti ricorda l'importanza di gestire con estrema attenzione i processi di ristrutturazione e outplacement. Ti spinge a considerare non solo gli aspetti tecnici della selezione del personale, ma anche l'impatto umano delle tue decisioni. La disperazione del protagonista, portata all'estremo nel film, è un monito sulla necessità di implementare politiche di accompagnamento e supporto per i dipendenti in uscita.
Il film può anche stimolare una riflessione sulla responsabilità sociale dell'HR, non solo quando una persona esce dall'azienda, ma anche quando i candidati non superano i colloqui e devono ricevere un feedback negativo: quanto siamo attenti al benessere psicologico dei candidati che non superano le selezioni? Come gestiamo la comunicazione con chi viene escluso? Che tipo di feedback forniamo?
7. The Wolf of Wall Street - Capire le dinamiche dei team Sales
Consigliato da Marilisa Cappellano, Industry Leader.
Passiamo a un altro colosso, che sicuramente avrai già visto. Ora però ti proponiamo di riguardarlo in un'altra ottica. Il celebre film di Martin Scorsese, oltre a essere un'opera di intrattenimento travolgente, può infatti diventare un potente strumento di apprendimento se osservato con gli occhi di un HR Manager che deve gestire un team commerciale.
Ecco cosa puoi imparare guardandolo da una nuova prospettiva:
- Studia i meccanismi di motivazione del team sales, ma impara a riconoscere quando questi meccanismi diventano poco sani. Jordan Belfort trasforma venditori junior e broker inesperti in commerciali agguerriti attraverso tecniche di motivazione intense. Come HR Manager, puoi analizzare le sue tecniche di leadership sui venditori, separando gli elementi positivi (costruzione del senso di appartenenza, celebrazione dei successi commerciali, formazione continua dei sales representative) da quelli dannosi (pressione eccessiva sugli account manager, competizione esasperata tra Sales, cultura aziendale squilibrata).
- Osserva attentamente i segnali di una cultura commerciale che sta deragliando. Il film mostra l'evoluzione di un team di vendita dall'entusiasmo iniziale fino agli eccessi. Nel tuo ruolo, puoi imparare a identificare precocemente i segnali di allarme: comportamenti borderline dei top seller, mancanza di equilibrio vita-lavoro dei commerciali, competizione malsana tra account executive, perdita di vista dei valori etici fondamentali nel perseguimento degli obiettivi di vendita.
- Rifletti sull'importanza di costruire sistemi di incentivazione equilibrati per il reparto commerciale. Il film mostra chiaramente come bonus e commissioni, se non ben strutturati, possano spingere i venditori verso comportamenti estremi. Come HR, puoi utilizzare questi spunti per progettare sistemi di reward per i sales representative che bilancino performance individuali, risultati di team e sostenibilità di lungo periodo.
- Impara a gestire i sales manager "difficili". Jordan e i suoi top performer sono indubbiamente venditori di grande talento, ma la mancanza di limiti e controlli porta a conseguenze disastrose. Il film ti insegna l'importanza di stabilire confini chiari per i commerciali e di implementare sistemi di governance efficaci, che permettano di valorizzare i talenti di vendita mantenendoli all'interno di binari etici e sostenibili.
Rivederlo con questa prospettiva ti permetterà di cogliere sfumature che probabilmente ti erano sfuggite la prima volta, e potrà aiutarti a capire meglio i meccanismi che guidano i team commerciali all'interno della tua azienda.
8. Volevo solo dormirle addosso- L'HR Manager che non vuoi essere
Consigliato da Silvia Fiori, Industry Leader.
Il film di Eugenio Cappuccio ci mostra la trasformazione di Marco Pressi, un HR Manager apprezzato e dedicato alla crescita delle persone, in quello che lui stesso non avrebbe mai voluto diventare. La sua parabola professionale è un potente monito per tutti noi che lavoriamo nelle risorse umane.
Marco inizia come il prototipo dell'HR Manager ideale: si occupa di selezione, formazione, sviluppo del personale. È benvoluto, competente, empatico. Ma quando riceve la "proposta indecente" di licenziare 25 persone in cambio di una promozione e benefit sostanziosi, inizia la sua discesa.
Questo film ti mette di fronte a un dilemma etico fondamentale: fino a che punto sei disposto a spingerti per la tua carriera?
Come HR Manager, guarda questo film come uno specchio deformante: ti aiuterà a capire cosa succede quando si perde l’aspetto umano del tuo lavoro.
La vita di Marco, divisa tra meeting, ristrutturazioni aziendali e relazioni superficiali, rappresenta l'antitesi di ciò che dovrebbe essere un vero professionista HR:
- Ha perso completamente la capacità di empatia verso i dipendenti
- Vede le persone solo come costi da tagliare
- Ha rinunciato a qualsiasi tentativo di sviluppo e crescita del personale
- Ha smarrito il senso più profondo del suo ruolo: aiutare le persone e l'organizzazione a crescere insieme
La solitudine del protagonista, sia professionale che personale, diventa metafora di cosa significa perdere di vista la dimensione umana del nostro lavoro. È un monito potente per tutti gli HR: quando ci concentriamo solo sui numeri, rischiamo di perdere non solo la nostra efficacia professionale, ma anche il nostro equilibrio personale.
9. Inside Out 2 - Gestire le emozioni nell'era del cambiamento
Consigliato da Gioia Busi, Delivery Manager
Non potevamo non includere in questo articolo uno dei protagonisti indiscussi del 2024, che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo. Perché Inside Out 2, nonostante sia tecnicamente un "cartone animato", nasconde insegnamenti preziosissimi per ogni adulto, e in particolare per chi si occupa di gestione delle Risorse Umane.
Il secondo capitolo dell'amato film Pixar ci offre una preziosa metafora della gestione delle emozioni durante i cambiamenti organizzativi. Attraverso l'introduzione di nuove emozioni nella mente di Riley adolescente - tra cui la cruciale Ansia - il film ci offre uno spunto di riflessione sulla complessità emotiva nei momenti di transizione.
Come HR Manager, puoi trovare in questo film paralleli illuminanti con le dinamiche organizzative:
- La necessità di riconoscere e dare spazio a nuove emozioni in azienda, proprio come la mente di Riley deve fare spazio a nuovi "personaggi"
- L'importanza di gestire l'ansia durante i periodi di cambiamento, senza cercare di sopprimerla
- La delicatezza delle fasi di transizione, dove emozioni familiari devono collaborare con nuove forze emergenti
Il film ci ricorda che, proprio come nell'adolescenza, anche nelle organizzazioni i momenti di cambiamento portano complessità emotive che non vanno né ignorate né semplificate. La chiave non è eliminare le emozioni "scomode" come l'ansia, ma imparare a integrarle in modo costruttivo nel sistema.
Dalla Control Room di Riley possiamo imparare molto sulla gestione del cambiamento organizzativo: a volte è necessario ridisegnare completamente gli equilibri esistenti per fare spazio a nuove dinamiche, preservando però gli elementi fondamentali della propria identità.
10. Il Diavolo veste Prada - Toxic Leadership e sviluppo professionale
Consigliato da Arlène Lalanne, Senior HR Project Manager
Non potevamo non includere in questa lista questo film cult, che sicuramente hai già visto e rivisto, dove Meryl Streep e Anne Hathaway ci regalano interpretazioni magistrali e momenti di puro divertimento. Ma dietro le battute iconiche e le risate, il film di David Frankel offre spunti sorprendentemente profondi per chi si occupa di gestione e sviluppo delle persone.
La dinamica tra Andrea e la leggendaria Miranda illustra perfettamente la complessità della leadership ad alto impatto. Miranda, pur essendo un genio nel suo campo, rappresenta un esempio di toxic leadership che, nonostante produca risultati eccellenti, lascia dietro di sé una scia di burnout e talenti dispersi.
Questo ti ricorda l'importanza di:
- Bilanciare l'eccellenza dei risultati con la sostenibilità del benessere delle persone
- Costruire percorsi di crescita sfidanti ma non distruttivi
- Promuovere una cultura del feedback costruttivo invece che del terrore
La trasformazione di Andrea da "ragazza qualunque" a professionista competente non è solo una storia di makeover estetico, ma una profonda lezione sull'importanza di mantenere la propria autenticità mentre si cresce professionalmente. Il film ci mostra come spesso il successo professionale rischi di compromettere i nostri valori fondamentali.
Particolarmente attuale è la riflessione sul work-life balance: Andrea si trova a dover sacrificare relazioni personali e tempo libero sull'altare della carriera. Ma il film ci ricorda che questo prezzo non è inevitabile - una lezione preziosa nell'era del "always on".
La scelta finale di Andrea, che decide di lasciare il prestigioso ruolo per rimanere fedele a se stessa, non è solo una vittoria morale, ma un monito per le organizzazioni: i migliori talenti cercheranno sempre ambienti che permettano loro di crescere senza dover sacrificare la propria integrità personale.
11. The Good Doctor - Quando la diversità diventa un superpotere
Consigliato da Giulia Marraffini, HR Strategy Consultant
Ed ecco qui infine il nostro undicesimo consiglio. La serie tv che racconta la storia di Shaun Murphy ci offre una delle più potenti lezioni sulla gestione della diversità in ambito professionale e su come trasformare quello che molti vedrebbero come un "limite" in un incredibile vantaggio competitivo.
Il ruolo del Dr. Glassman, che si batte per l'assunzione di Shaun, rappresenta perfettamente l'HR illuminato del futuro: non si limita a rispettare le quote di diversità, ma comprende il valore unico che la diversità può portare all'organizzazione.
Da HR Manager, puoi imparare da lui l'importanza di:
- Guardare oltre le apparenti "limitazioni" per scoprire i talenti nascosti
- Creare un ambiente inclusivo che permetta a ogni persona di esprimere a pieno il proprio potenziale, anche e soprattutto quando è fuori dagli schemi
- Educare l'organizzazione a superare i pregiudizi e abbracciare la diversità come fonte di innovazione
La serie evidenzia magistralmente come l'integrazione non sia un processo unidirezionale: non è solo Shaun che deve adattarsi all'ospedale, ma è l'intero ambiente lavorativo che deve evolversi per accogliere modalità diverse di pensare e operare.
Questo ci ricorda che la vera inclusione richiede:
- Formazione continua per tutto il personale sulla diversità e l'inclusione
- Adattamento dei processi e delle procedure per accogliere diverse modalità di lavoro
- Sviluppo di una cultura organizzativa che celebri le differenze invece di temerle
Le caratteristiche di Shaun diventano veri superpoteri in ambito medico, mentre i colleghi imparano gradualmente a comunicare con lui e a valorizzare il suo contributo unico: un esempio perfetto di come un'organizzazione possa crescere attraverso l'apertura alla diversità.
12. Conclusioni
Eccoci alla fine, hai preso appunti? Speriamo che questa nostra selezione di film ti accompagni regalandoti non solo momenti di relax ma anche spunti preziosi per il tuo 2025.
Perché a volte le lezioni più importanti arrivano quando abbassiamo le difese e ci lasciamo trasportare da una bella storia.
E se qualcuno ti dovesse chiedere "Perché stai passando così tanto tempo davanti alla TV?", puoi sempre rispondere che stai facendo "formazione professionale".
Buona visione!
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